tag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post2680187376407149601..comments2023-07-12T15:10:31.062+02:00Comments on FPblog | Fotografia: parliamone!: L’albero dell’autorialitàsandroiovinehttp://www.blogger.com/profile/01828320280473226317noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-55160550557249613762009-05-07T13:14:00.000+02:002009-05-07T13:14:00.000+02:00Interessante questo editoriale, perché da' la poss...Interessante questo editoriale, perché da' la possibilità di esprimere considerazioni e riflessioni sul tema del fotogiornalismo ma penso anche del fare fotografia in generale. Fermare il tempo per restituirlo in un' immagine, che rimandi una lettura ed un punto di vista personali, può aiutare a capirne di più la realtà ed il valore. Ma quando questa lettura porta più persone a riconoscervi qualcosa di sé, a sentirsi "interpellati", quando è capace di suscitare emozioni e riflessioni più profonde, allora la semplice immagine acquisisce lo status di Arte e chi l'ha realizzata si può definire "Autore". Cosa ha a che fare ciò con il calcolo ed il ritorno economico? Ma sopratutto cosa ha a che fare con la"autorialità" un lavoro fatto per informare e testimoniare? Potrebbero entrare in campo considerazioni sulla motivazione, la tecnica, il punto di vista, il coinvolgimento esistenziale con i soggetti e le situazioni descritte, la consapevolezza, la progettualità ed infine il bisogno dell'autore stesso di "vivere" del suo lavoro. Cose appropriate, nulla da eccepire. Il punto nodale mi sembra però la professionalità ed essa non va' mai disgiunta dall'onestà intellettuale. questo per non far passare una cosa per quello che non è. Se si cerca innanzitutto il "profitto" inevitabilmente l'informare sarà funzionale al "quanto ci guadagno" e non al "dare una forma interiore alla "verità". E da quì, il passo ad una forma di dittatura non è lontano.<br /><br />Mario MigliareseAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-27544134016015461352009-05-01T13:38:00.000+02:002009-05-01T13:38:00.000+02:00Sapete una cosa? faccio fatica a capire cosa dite....Sapete una cosa? faccio fatica a capire cosa dite.<br />Forse perchè non state dicendo niente.<br />Il terremoto, i reporter troppo insistenti, troppo poco,le foto scialbe.<br />Autorialità, money e radici storte.<br />Certo l'educazione è importante. La prima lezione dovrebbe consistere nel cercare una monetina in un bidone pieno di merda. Tanto per capire che a fare le cose, e non a stare a guardare, ci si sporca le mani.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-55913710735551278042009-05-01T11:20:00.000+02:002009-05-01T11:20:00.000+02:00Les arbres du mal? Associazione, mi verrebbe da pe...Les arbres du mal? Associazione, mi verrebbe da pensare. <br />Viviamo nel grande, ragioniamo nell’immenso , viviamo all’interno dell’utero della massa. Nuotiamo in troppi in quel liquido fattosi ormai indistinto, credendolo sicuro e giusto, quel grembo materno, che poi ci partorisce forniti di lenti distorte colorate di una verità illusoria. Ma quest’ultima sta nel grande o nel piccolo? E’ la voce del coro o la voce indistinta di qualche singolo? E se facessimo dieci passi indietro, e invece di sostenere il grande, ovvero i giornali “trasparenti”, televisione ed informazioni“evanescenti”, artisti dal “concetto (troppo) aperto”, i finti “profeti” odierni, andassimo a scavare in una concretezza naturale e genuina ritornando a distinguere una minima luce in questo immenso chaos? Ma pochi lo fanno, forse perché essere fuori dal gioco implica essere fuori da quei ranghi tintinnanti e prestigiosi a cui tutti oggi anelano, sbranandosi per emergere, ma non per poi sbocciare a primavera, ma per marcire insieme ad altri milioni di foglie su suolo autunnale. E allora teniamoci questa giungla che tanto ci stupisce solo nel poi. Nemmeno trent’anni basterebbero per re-inculcare un’evoluzione individuale e soprattutto di massa sapiente, siamo sulla cosiddetta “via del non ritorno”, perché come diceva mio nonno, se le radici sono storte, l’albero “verrà su di conseguenza”.<br />G.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-74399536055277575852009-04-30T21:20:00.000+02:002009-04-30T21:20:00.000+02:00In effetti autorialità è uno di quei concetti su c...In effetti autorialità è uno di quei concetti su cui si potrebbe discutere così tanto da perdere il senso delle cose.<br />Ma parlando di informazione e di ruolo dei giornalisti, personalmente ho osservato una valanga di informazioni (il più delle volte ridondanti) sul terremoto e nel caso delle immagini erano poche e scialbe quelle che giravano di più (sarà colpa degli abbonamenti giornale-agenzia di stock?).<br />Fatto sta che le notizie di prima mano, caotiche ma veloci e soprattutto più vere erano quelle dei social network, di facebook e di twitter. E i giornalisti? I giornalisti hanno il dovere di prendere questa quantità di informazioni e proporre l'indagine e la riflessione. Così i reporter potrebbero guadagnarsi la propria autorialità, il valore aggiunto. Ma non basta un bel fotoritocco.BAPEhttp://www.alphabetcity.it/index.php?com=articolo&id=3060noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-61851447878713732422009-04-30T13:55:00.000+02:002009-04-30T13:55:00.000+02:00Credo che una delle vie più immediate ed efficaci ...Credo che una delle vie più immediate ed efficaci per cambiare la situazione culturale - che sta alla base di questi comportamenti - sia l'istruzione-educazione, partendo già dalle scuole materne.<br />Solo educando sin dall'inizio le persone ad onestà e consapevolezza delle proprie scelte sarà possibile avere domani una generazione "pulita".<br /><br />MarcoAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/01983587930026102110noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-64682468030168828942009-04-30T12:01:00.000+02:002009-04-30T12:01:00.000+02:00due cose:
- il "collezionista" in un attimo è pass...due cose:<br />- il "collezionista" in un attimo è passato da acquirente ad autore dell'opera, e l'autore ad assistente. non male ma si sa: c'è chi pagarebbe pur di essere comparato.<br /><br />- certi alberi non si tagliano più perchè ormai hanno radicato e sparso i loro cloni anche molto lontano dalla pianta madre. da troppi anni ci si rivolge alla gente, ammasso omogeneo, e non più alle persone, più personlità distinte. e la gente ripaga ben felice e belante.<br /><br />v.Anonymousnoreply@blogger.com