tag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post4614242646796703255..comments2023-07-12T15:10:31.062+02:00Comments on FPblog | Fotografia: parliamone!: Il dilemma della sequenza: istinto o razionalità?sandroiovinehttp://www.blogger.com/profile/01828320280473226317noreply@blogger.comBlogger13125tag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-91965628049087254782011-08-15T00:15:55.484+02:002011-08-15T00:15:55.484+02:00Io sono tra quelle persone selezionate, e di cui e...Io sono tra quelle persone selezionate, e di cui esporrete ben 4 foto!<br /><br />E' stata una bella sorpresa! Ellepulp______°Ellepulphttp://www.ellepulp.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-35309327260354934652011-08-03T10:31:30.385+02:002011-08-03T10:31:30.385+02:00Ii lavori premiati, sono esattamente come sono sta...Ii lavori premiati, sono esattamente come sono stati proposti dagli autori. <br />Il discorso di eventuali interventi riguarda solo lavori che non sono stati premiati e di cui è in ogni necessario operare, in fase di esposizione, una selezione per ragioni logistiche. <br />Detto questo e ragionando in generale, il quesito interiore (<i>E mi chiedo ancora una volta perche' l'ordine sequenziale proposto da un autore debba essere stravolto a gusto altrui</i>) credo si possa risolvere facilmente ragionando con un po' di umiltà. Non è (o almeno non dovrebbe essere) una questione di gusto altrui, quanto che il risultato sia o meno funzionale all'intento narrativo dichiarato. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di livelli in cui la pretesa di intangibilità dell'opera spesso non è supportata ne da presupposti teorici, ne da fatti concreti.sandroiovinehttps://www.blogger.com/profile/01828320280473226317noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-73604626904782212022011-08-03T10:13:18.419+02:002011-08-03T10:13:18.419+02:00eugeniosinatra
e si, chiedo venia Direttore, ieri ...eugeniosinatra<br />e si, chiedo venia Direttore, ieri cercando solo rosso piccante c'era una confusione di siti che si riferiscono al rosso piccante, invece bisogna andare a massenzio arte dove pero' l'home page non aiuta chi cerca solo fotografie. Il sole di miami picchia che vuoi, ed e' un bel po' che non mi capita di fare una bella cazziata a qualcuno e sono annoiato. Il tuo link mi ha portato a vedere le foto di quest'anno finalmente. tutto ok, tutto in tema.Figurati che concordo persino con la scelta dei primi 3!!!<br />Ma mi piacerebbe conoscere qual era in tutti i casi l'ordine sequenziale proposto da ogni singolo autore, indubbiamente sarebbe una invasione della privacy altrui e mi rimane il dubbio. Mi consolo a miami. E mi chiedo ancora una volta perche' l'ordine sequenziale proposto da un autore debba essere stravolto a gusto altrui, e perche' in ogni caso l'ordine sequenziale proposto non debba essere considerato parte integrante della funzionalita' dell'insieme prodotto, e quindi di conseguenza entrare nella valutazione di giuria; forse non avreste premiato nessuno perche' tutti i lavori erano incasinati?<br />no matter, il testamento l'ho fatto.<br />eugeniosinatra<br />eugeniosinatraAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-32862237044782018132011-08-02T13:55:54.304+02:002011-08-02T13:55:54.304+02:00Dunque… credo che si debba fare un po’ di chiarezz...Dunque… credo che si debba fare un po’ di chiarezza. A cosa ti riferisci Eugenio? All’edizione di quest’anno o a qualche edizione precedente? La frase <i>«Non e' quotidiano, infatti, andar per boschi e far ballare un lenzuolo rosso, senza offesa per quella sequenza che invece mi piace» </i> sembrerebbe far riferimento alle immagini di <a href="http://www.massenzioarte.it/concorsorp/concorsorp09_file/index.html" rel="nofollow"><i>Telo rosso</i> di Mario Alberti</a> oppure a <a href="http://www.massenzioarte.it/concorsorp/concorsorp09_file/index.html" rel="nofollow"><i>… danza la fata nel bosco bruciato</i> di Valeria Floris</a> autori selezionati per <i>Rosso… piccante 2009</i>… il cui bando prevedeva che <i>«Per partecipare l’autore dovrà inviare un mini progetto formato da 4 opere fotografiche inerente il tema del concorso “Rosso … Piccante”»</i>.<br />Il tema di quest'anno era invece, più o meno, quello citato da Eugenio Sinatra, ovvero precisamente: <i>«Piccante o no, descriveteci la vostra vita»</i> e i relativi lavori premiati e/o selezionati quest'anno sono invece visibili <a href="http://www.massenzioarte.it/concorsorp/concorso2011/finalisti.html" rel="nofollow">qui</a>.<br />Tutto questo mi induce a pensare che Eugenio Sinatra abbia sovrapposto il bando dell’edizione di quest’anno ai risultati del 2009, dettaglio che se fosse vero spiegherebbe e renderebbe più che legittimi i suoi dubbi. <br />Se ho frainteso le parole di Eugenio, sono certo che questi mi vorrà perdonare e non mancherà di correggermi.<br />Quanto alle esternazioni del <i>direttore Iovine</i> in fase di riunione di giuria sono state <i>ferocemente</i> rivolte soprattutto all’incapacità media dei partecipanti di sviluppare una storia e, nella maggioranza dei casi, mettere in una sequenza degna di questo nome le fotografie.<br />Detto questo tutto è contestabile. <br />Soprattutto il verdetto di una giuria. <br />Soprattutto nel nostro amato Paese.sandroiovinehttps://www.blogger.com/profile/01828320280473226317noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-10436715962362341232011-08-02T11:41:44.281+02:002011-08-02T11:41:44.281+02:00eugeniosinatrapalermo
combattendo contro le diabol...eugeniosinatrapalermo<br />combattendo contro le diaboliche chiavette internet riesco a seguire anche a miami, disconnessioni improvise permettendo, il blog. Avevo dimenticato l'esistenza di questo strampalato concorso sul rosso piccante, mesi fa reclamizzato sulle riviste. Ora mi torna in mente, ed esterno le mie considerazioni, non fuori tema ( le considerazioni del Direttore sono sacrosante e illuminanti ma di livello piu' elevato rispetto quanto scrivo di seguito) pero' si parla di linguaggio fotografico quindi sono in tema. Ecco, nella presentazione del concorso sulla carta stampata qualche testa gloriosa di cui non ricordo il nome cercava di spiegare agli eventuali concorrenti cosa dovesse intendersi per : piccante o meno, racconta la tua vita. C'erano le parole di un tizio che raccomandava : non mi interessa vedere la chiesa dove ti sei sposato, bensi' la fabbrica dove lavori. Altri si auguravano di poter vedere uno spaccato della vita quotidiana ecc ecc.<br />Andando a vedere le foto degli autori selezionati e premiati tuttavia non trovo nulla di tutto quello,cioe' si e' travisato il senso del tema proposto. Non e' quotidiano, infatti, andar per boschi e far ballare un lenzuolo rosso, senza offesa per quella sequenza che invece mi piace. Noto poi che la sequenza vincitrice, che personalmente ritengo anche io la piu' meritevole e accattivante, risponda piu' a virtuali requisiti prettamente pubblicitari ( intendo dire che e' la sequenza che per esempio meglio si presta secondo me ad una eventuale campagna pubblicitaria sul peperoncino ecc), piuttosto che narrare la propria vita. Allora infine mi chiedo : la sequenza, intesa come elemento compositivo al servizio del linguaggio fotografico, deve integrarsi con il milieu, con il campo da gioco ove avviene la messa in mostra e contemporaneamente la fruizione ( leggendo : racconta la tua vita, io spettatore e fruitore mi aspetto di trovare appunto delle sequenze che raccontino qualcosa di personale ) oppure chi idea, affianca, e diffonde i bandi di concorso ed i temi di concorso lo fa per passatempo? Per curiosita' mi piacerebbe sapere se il Direttore Iovine ha pensato cio' e lo ha fatto notare anche solo di fuggita agli organizzatori e alle teste gloriose di cui sopra.<br />eugeniosinatrapalermoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-70431342468534958612011-08-01T16:02:49.621+02:002011-08-01T16:02:49.621+02:00Mi hai preceduto... avevo pensato di scrivere che ...Mi hai preceduto... avevo pensato di scrivere che in fondo stavamo dicendo la stessa cosa. Il problema è sempre lo stesso quando non ci si può guardare in faccia ed ascoltare le inflessioni di voce si finisce sempre per rendere la comunicazione più complessa del necessario.sandroiovinehttps://www.blogger.com/profile/01828320280473226317noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-16960383854463024612011-08-01T11:56:19.508+02:002011-08-01T11:56:19.508+02:00Carissimo Sandro, ora su quello che ha scritto mi ...Carissimo Sandro, ora su quello che ha scritto mi trovi in perfetta sintonia, in particolare dove dici: "Il grande inganno in cui tutti rischiamo di cadere è quello delle mode estemporanee, soprattutto in questi tempi dove la commercializzazione favorisce l'avanzata di farraginosità interessate.", che rispecchia esattamente anche il mio pensiero e quello che intendevo esprimere con i post precedenti.<br />Un caro saluto<br />Pietro ColliniPietro Collinihttp://www.blufoto.netnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-18796838101805623362011-08-01T10:32:05.670+02:002011-08-01T10:32:05.670+02:00Io non credo che l'unità di misura delle cose ...Io non credo che l'unità di misura delle cose debba essere il successo, che è comunque qualcosa di mediamente effimero. Non voglio assolutametne difendere il principio e tantomeno la musica dodecafonica. Ci mancherebbe. Ma ritengo che al di là di tutto ci siano momenti della storia dell'espressione (indipendentemente da Shchönberg o da Picasso) che tracciano dei momenti di passaggio. Poi si potrà andare avanti o indietro, ci potrà essere un riconoscimento o meno. Ma ci sono interventi che permettono di cambiare delle cose. In altre parole alcuni fenomeni hanno importanza se analizzati sincronicamente oltre che diacronicamente. Il grande inganno in cui tutti rischiamo di cadere è quello delle mode estemporanee, soprattutto in questi tempi dove la commercializzazione favorisce l'avanzata di farraginosità interessate. Concludo dicendo che rimango a favore di una ricerca costante in qualunque campo, che in quanto tale continuerò ad apprezzare anche se non sarò convinto dei risultati ottenuti. <br />È un piacer scambiare idee in questo modo. Ah a proposito il <i>Pierrot lunaire</i> è senz'altro la cose che preferisco di Schönberg ;-)<br />E ancora grazie per lo scambiosandroiovinehttps://www.blogger.com/profile/01828320280473226317noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-32458253727576062992011-08-01T01:12:19.105+02:002011-08-01T01:12:19.105+02:00Sono d'accordo che la ricerca porti a nuove es...Sono d'accordo che la ricerca porti a nuove esperienze positive e al successo quando la creatività pone in essere connessioni nuove tra elementi conosciuti, portando ad una fruibile utilità. Parlando della fotografia penso che realmente pochi siano coloro che portino nuove e convincenti connessioni creative. Spesso si vedono immagini che vengono spacciate come tali e che tutto richiamano salvo una proficua creatività.<br />Per il padre della dodecafonica vorrei dire che ha avuto una geniale intuizione per rompere la metrica classica. Tuttavia di veramente originale e geniale ha prodotto una sola opera "Pierrot Lunaire", mentre negli anni più maturi egli si allontanò dalla sua creatura. Ad ogni buon conto bisogna ammettere che egli diede impulso nuovo a quanto già si intravedeva nella metrica di J.S. Bach nei suoi concerti per cembalo.<br />Invece il buon Picasso oggi è considerato non troppo benevolmente da vari critici. Indiscutibile la creazione del cubismo, dove paradossalmente al cubo con 3 dimensioni, egli riconduce tutto a due dimensioni.<br />Più, ma molto più, geniale fu sicuramente S. Dalì. Basti citare il suo Cristo in croce dove troviamo la sintesi della fisica polidimensionale.<br />Infine, mi chiedo, quanti concerti di musica dodecafonica si tengono oggi? <br />Quante "Merde d'artista" si trovano in collezioni private e oggi vengono considerate "vera genialità artistica"<br />Un caro saluto<br />Pietro ColliniPietro Collinihttp://www.blufoto.netnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-2952826178508204682011-07-31T20:35:16.279+02:002011-07-31T20:35:16.279+02:00Premetto che non ho competenze in materia musicale...Premetto che non ho competenze in materia musicale tali da poter fare affermazioni assolute, ma a lume di naso, ho la sensazione che la storia non abbia dato più di tanto ragione al Maestro Fazzari. Peraltro quel <i>libercolo</i> di circa seicento pagine a firma di Arnold Schönberg, che occhieggia dal fondo di una pila di volumi sul mio comodino e si intitola<i>Manuale di armonia</i>... beh, a me non pare proprio una . Ma lo ripeto non sono in possesso di cognizioni sufficienti a farmi fare affermazioni categoriche... È solo la mia modesta opinione.<br />Io credo che ricercare nuovi forme, che poi portano a nuovi linguaggi, sia un'operazione da promuovere sempre anche se i risultati possono apparire insoddisfacenti o non essere compresi. È questo il motore del progresso in ogni campo e la fotografia è ancora talmente giovane che deve ancora scoprire tutto di sé.<br />Piuttosto mi pare strano il modo in cui poni l'interrogativo. Perché basarlo sull'implicita necessità di ottenere successo? Il successo non arriva solo perché si propone una qualsiasi cosa nuova, ma perché questa ha dei contenuti e un'utilità. Non è tanto questione di nuovo, quanto di creatività, che come diceva Poincaré è la capacita di unire elementi esistenti con connessioni nuove che siano utili.<br />La ricerca del a mio avviso non porta lontano. <i>La ricerca per la ricerca</i> invece sì, ma proprio per questo non è finalizzata al successo, anche se può determinarlo. Mi viene in mente una frase celebre «Io non cerco, trovo!» che la tradizione attribuisce a Picasso. A questo proposito stai pur certo che in qualche accademia da qualche parte del mondo, ci sarà ancora qualche docente che, rispondendo a uno studente che gli chiede di spiegargli le opere di Picasso, gli dirà più o meno di non preoccuparsi, perché nemmeno lui capisce le <i>stronzate</i>...<br />;-)sandroiovinehttps://www.blogger.com/profile/01828320280473226317noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-28251000756621949962011-07-31T17:23:31.432+02:002011-07-31T17:23:31.432+02:00Carissimo Sandro, forse mi discosto un po' dal...Carissimo Sandro, forse mi discosto un po' dal tema, ma più vado avanti ad amare la fotografia e più mi rendo conto che spesso viene considerato bravo quel fotografo che introduce un nuovo linguaggio. Ma è veramente utile un nuovo linguaggio per diventare famoso?<br />Mi vengono alla mente le parole di un grande della musica di Milano, il Maestro Fazzari grande organizzatore dei concerti del Conservatorio, al quale un giorno chiesi di spiegarmi la musica dodecafonica, che io proprio non riuscivo a comprendere. La sua risposta fu: "Ogni autore oggi vuole fare una musica nuova inventandosi un linguaggio nuovo. Quindi non si preoccupi, anch'io non comprendo le stronzate!"<br />Un salutone<br />Pietro Collinipietro Collinihttp://www.blufoto.netnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-57353928353667556232011-07-26T08:25:18.619+02:002011-07-26T08:25:18.619+02:00E' importante leggere queste tue riflessioni: ...E' importante leggere queste tue riflessioni: penso che ci rifletterò sopra a mia volta e metterò in pratica presto. Grazie!Giorgio Ceccahttps://www.blogger.com/profile/13187928041046490454noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2677824462982247107.post-11559045337671118372011-07-23T21:37:51.544+02:002011-07-23T21:37:51.544+02:00la lacrima in saldo
http://www.hoepli.it/libro/lid...la lacrima in saldo<br />http://www.hoepli.it/libro/lidia-il-cielo-cade/9788886795364.aspnicolahttps://www.blogger.com/profile/10638420721013464394noreply@blogger.com