L'immagine di apertura dell'articolo pubblicato su FPmag. |
Sono quasi certo che le mie osservazioni, peraltro tutt'altro che originali, su quanto accaduto scateneranno la classica tempesta nel bicchier d'acqua. Se non fosse che non scommetto per principio, sarei quasi disposto a investire una certa somma di denaro sull'eventualità tutt'altro che remota che quanto ho scritto venga frainteso da tutte le parti. Mi aspetto ci che qualcuno interpreti il breve pezzo come uno sfogo sdegnato nei confronti dei satirici francesi e nello stesso tempo qualcun altro interpreti il pezzo come una miserabile difesa del loro operato.
Non sarebbe la prima volta e non sarà l'ultima. La speranza è solo di provare a suscitare un minimo di riflessione in qualcuno, indipendentemente dalle conclusioni cui poi arriverà.
Per la cronaca il pezzo non è ne un attacco a Charlie Hebdo ne tantomeno una sua difesa. Per il resto staremo a vedere cosa succede in attesa della diffusione sui social network.
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