sabato 5 gennaio 2008

Nuovo record della... Marlboro art di Prince


Quanto sareste disposti a spendere per questa immagine di Richard Prince? Beh spero abbastanza perché la fotografia in questione misura 254x161cm (100x65 pollici) e, come ben sanno i lettori di queste pagine, le immagini non sono quotate in base al soggetto, ma piuttosto in base alla dimensione ed edizione della stampa stessa. Se poi aggiungiamo che la tiratura è di due copie datate 2001-02, capirete che il conto che vien fuori è abbastanza salato. Detto questo a quanto credete possa essere stata venduta una delle due immagini? Vi do ancora un po' di tempo per riflettere, magari specificando che l'opera in questione è la riproduzione di una sezione di una pubblicità di sigarette Marlboro successivamente ingrandita alle dimensioni già citate. Avete fatto i vostri conti? Allora secondo voi a quanto è stata battuta all'asta da Sotheby's lo scorso 14 novembre? Beh, ora ve lo dico, ma siate onesti e ditemi se vi eravate avvicinati ala cifra. L'immagine di Richard Price è stata battuta a 3.401.000 dollari, al cambio odierno 2.307.717,9570 Euro. Una discreta cifretta non credete? Per altro si tratta al momento del record assoluto per una immagine fotografica (il detentore precedente era Andreas Gursky nel febbraio del 2007 aveva venduto una propria opera a 3.340.000 di dollari (2.266.326,9557 Euro sempre al cambio odierno). Prince non è nuovo a questo tipo di performance sportivo economiche in quanto già nel 2005 era stato il primo a vendere in un'asta da Christie's a New York una sua opera a oltre 1.000.000 di dollari (678.541,0047 Euro al cambio odierno). Profeta dell'appropriation art Prince è incorso anche in numerose critiche, che però sembrano rinvigorire più che altro le sue quotazioni invece che metterlo in discussione. In un articolo del New York Times apparso il 6 dicembre scorso (e già citato da Michele Trecate in un post su Scrivere con la luce il 7 dicembre 2007), si spiega con dovizia di dettagli di come Jom Krantz. commercial photographer from Chicago, visitando la retrospettiva dedicata a Richard Prince al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, si fosse trovato di fronte ad un poster della mostra (venduto a poco meno di 10 dollari) raffigurante un cowboy da lui ripreso nel 1990 in un ranch nei pressi di Albany. L'immagine era stata utilizzata per la realizzazione di una pubblicità Marlboro appunto. L'operato di Prince sembra essere protetto dalle leggi statunitensi, né del resto lo stesso Krantz ha mai dichiarato di aver intenzione di rivalersi economicamente. Quasi analoga situazione si era presentata per una delle opere più conosciute di Prince che aveva ripreso un'immagine di Garry Gross di una giovane Brooke Shields spogliata. In quel caso sembra che Prince avesse corrisposto una piccola cifra a Gross.
Ma forse ha ragione Jim Krantz quando afferma «Se l'imitazione è una forma di adulazione, beh allora accetterò il complimento». Ma come non appoggiare la saggezza del vecchio Jim di fronte ad affermazioni come quella laconicamente rilasciata da Prince quando ha asserito «Non ho mai associato le pubblicità all'esistenza di un autore»?




L'opera di Richard Prince battuta da Sotheby's il 14 novembre 2007 a 3.401.000 dollari. © Richard Prince via Sothebys.com.




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8 commenti:

Simone ha detto...

Molto bello questo blog, sono appassionato di fotografia e tornerò spesso. Se ti va da un'occhiata all'ebook fotografico che ho sul mio sito, ciao e a presto!

Simone

Anonimo ha detto...

Si, 2.307.717,9570 di Euro sono da considerarsi obbligatoriamente una..."discreta cifretta". Ora, che vi siano persone come Richard Prince in grado di macinare soldi sfruttando le mille opportunità concesse dal fantasiosissimo mondo dell'economia, è un fatto. Neanche troppo sorprendente. Noi italiani poi conosciamo bene, forse meglio di altri, la mistica arte del trasformare debolezze in virtù e colpe in "furbizie degne di ammirazione". Insomma, vi sarà sempre qualcuno capace di tanto, ma la domanda è: "a cosa diamo più importanza? alla capacità di fare soldi dal nulla o alla validità effettiva di un lavoro?" La domanda non è scontata come può sembrare, basta guardarsi intorno o accendere la tv. La responsabilità, infatti, è necessariamente da distribuire equamente tra l'ideatore della genialata commerciale(Prince) e l'acquirente decerebrato che ne premia l'estro acquistando la fotografia. Chi è il colpevole dunque? Come sempre bisogna scegliere da che parte stare e personalmente sono tra coloro che avrebbero pagato (ammesso che mi fosse interessata)il giusto prezzo (10 dollari) all'autore della fotografia, l'ironico Jim Krantz. Questo articolo di S.Iovine ci proietta inevitabilmente a quello precedente in cui si fa riferimento alla povertà culturale del "pubblico", finchè sarà cosi gente come Prince avrà terreno fertile dove seminare e raccogliere i frutti della propria sciacallaggine.

Anonimo ha detto...

Si potrebbe creare "DETTAGLI DI FOTOGRAFIA: NON PARLARMENE!" e metterla all'asta con ingresso 1000 €...

vedi mai.....?!|?!

besos

C.

Anonimo ha detto...

Tutto quello che volete, ma...
Sandro, il blog si intitola : fotografia parliamone; dobbiamo parlare di Fotografia o di dati commerciali? allora dobbiamo fare scadere i nostri discorsi a quelli delle donnette che fanno la differenza fra un jeans griffato e uno di mercatino? che mi interessa il prezzo al quale uno riesce a vendere le proprie fotografie? nn e' per questo che a me piace la fotografia, scusami ma continuo a non capire.

Anonimo ha detto...

Rispondo a Eugenio "oratore".
Parliamone è anche questo. La fotografia, che ci piaccia o no, è anche commercio. Lo confesso: mi piacerebbe assai poter vendere una mia foto a quella cifra. Non succederà mai, nemmeno dopo morto.
Mi piacerebbe ancora di più poterla acquistare, vorrebbe dire che le mie possibilità, non solo fotografiche, sarebbero molto, moltissimo, al di sopra delle attuali mie e, credo, di tutti i frequentatori di questo blog, Iovine compreso.
Non ci resta che ritornare a discutere sui contenuti, visto che "sull'oggetto" abbiamo ben pochi argomenti.
Ciao
Ezio

GIOGGI ha detto...

io mi chiedo solo chi è il demente che l'ha comprata la foto....

Anonimo ha detto...

beata ingenuità...
ma nessuno ha ancora speso due parole sul CONTENUTO di quella immagine, che peraltro non va "trattata" assolutamente come una foto...prince non è un fotografo, o perlomeno non in senso stretto o come comunemente lo si intende in Italia;
un tal Pablo Picasso (che era uno che di arte ne capiva, e non poco) ebbe a dire che in riferimento a ciò che gli artisti usano come loro ispirazione che "i bravi pittori copiano, i geni rubano": è probabile che Prince sia un (mezzo) genio - per ora - e a PAN vorrei dire che il mercato "alto" dell'arte non è fatto di gente culturalmente povera, ma da gente che se sborsa milioni di dollari è perchè ci vede molto lungo (e di arte ne capisce quasi quanto picasso...sicuramente più di tutti noi messi insieme: è proprio un altro mondo...).

Lucato

Mauro ha detto...

Ciao a tutti, mi inserisco anche io nella discussione, anche se è vero che sono molto più appasionanti quelle su la fotografia enon questa sul mercato, io però punterei il dito anche su chi permette di vendere una foto come questa, la casa d'asta non è che ne esce a testa alta o no?
ciao grazie