Giocando con le parole lo si potrebbe chiamare Premio Canon Giovani Fotografe 2007. Parlo del Premio Canon Giovani Fotografi 2007 che ha visto l'affermazione di ben quattro donne tra i cinque vincitori dell'ultima edizione. La Giuria, presieduta da Denis Curti (Direttore di Contrasto Milano) e composta da Fabrizio Sclavi (direttore creativo nel Gruppo Rizzoli), Paola Riccardi (agenzia Grazia Neri – settore mostre), Luciano Santagostino (Agenzia Contrasto), Nino Migliori (fotografo), Barbara Franchin (direttrice di ITS - International Talent Scout), Stefano Carminati (photoeditor di GQ), ha infatti stabilito, dopo aver valutato i circa 450 portfoli pervenuti, i seguenti vincitori:
Categoria Miglior Portfolio (4000,00 Euro e il sostegno di un tutor scelto tra i componenti della giuria)
Daniele Tamagni - Gentlemen di Bakongo (ex aequo)
«Per aver svolto una ricerca iconografica fresca ed originale e per la capacità di aver raccontato con un piglio innovativo e disinvolto una tematica sociale fortemente caratterizzante di un luogo».
Alice Pavesi – Smara’s Mental Health Unit (ex aequo)
«Per aver realizzato un reportage fotografico di forte impatto visivo. Per l’intelligenza di aver raccontato con omogeneità stilistica una storia di dolore e solitudine».
Categoria Miglior Progetto (2500,00 Euro)
Albertina D’Urso - Gangs L.A.
«Per aver saputo organizzare un reportage di notevole complessità restituendo volti e situazioni di forte impatto visivo. Per la capacità di sintesi narrativa e l’ottimo editing».
Categoria Borsa di Studio (2500,00 Euro)
Chiara Goia - Giambellino
«Per aver saputo tracciare le linee progettuali di un’idea fotografica vicina alla quotidianità di una grande metropoli. Per aver saputo dare visibilità ad un problema sociale restituendo dignità ai suoi protagonisti».
Categoria Premio TPW
Raffaella Gentile - H24
«Per aver presentato due serie distinte di lavori fotografici in bianco e nero capaci di rendere la complessità e la ricchezza di racconti surreali e ricchi di atmosfera».
La premiazione e l’incontro con gli autori vincitori dell’edizione 2007, la nona, è fissata per il giorno 25 febbraio alle ore 18,30, presso la Galleria Grazia Neri, in Via Maroncelli 14 a Milano. I lavori fotografici rimarranno in mostra sino al 1 marzo con ingresso gratuito dalle 10.00 alle 19.00
La decima edizione sarà presentata da Canon a febbraio 2008.
Il bando di partecipazione sarà disponibile nei prossimi mesi presso gli istituti d’arte, scuole di fotografia e negozianti oppure lo si potrà scaricare direttamente dal sito internet della Canon.
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Dal lavoro Gentlemen di Bakongo, ex aequo Categoria Miglior Portfolio © Daniele Tamagni.
Dal lavoro Gentlemen di Bakongo, ex aequo Categoria Miglior Portfolio. © Daniele Tamagni.
Dal lavoro Gentlemen di Bakongo, ex aequo Categoria Miglior Portfolio. © Daniele Tamagni.
Dal lavoro Smara’s Mental Health Unit, ex aequo Categoria Miglior Portfolio. © Alice Pavesi.
Dal lavoro Smara’s Mental Health Unit, ex aequo Categoria Miglior Portfolio. © Alice Pavesi.
Dal lavoro Smara’s Mental Health Unit, ex aequo Categoria Miglior Portfolio. © Alice Pavesi.
Dal lavoro Gangs L.A., Categoria Miglior Progetto. © Albertina D'Urso.
Dal lavoro Gangs L.A., Categoria Miglior Progetto. © Albertina D'Urso.
Dal lavoro Gangs L.A., Categoria Miglior Progetto. © Albertina D'Urso.
Dal lavoro Giambellino, Categoria Borsa di Studio. © Chiara Goia.
Dal lavoro Giambellino, Categoria Borsa di Studio. © Chiara Goia.
Dal lavoro Giambellino, Categoria Borsa di Studio. © Chiara Goia
Dal lavoro H24, Categoria Premio TPW. © Raffaella Gentile.
Dal lavoro H24, Categoria Premio TPW. © Raffaella Gentile.
Dal lavoro H24, Categoria Premio TPW. © Raffaella Gentile.
7 commenti:
Chiara Gioia? Uhm.. scarsa...
Per il resto mi sa che quest'anno c'è stata un'ottima selezione...
Non ho ben capito che cosa dovrebbero rappresentare le foto di Chiara Goia???? Anche le foto di Daniele Tamagni? carina la prima, il tipo con il sigaro in bocca fa molto men in black poi dire che la ricerca è fresca ed riginale potremmo discuterne.
Questa manifestazione denota che c'è una crescita fotografica non indifferente in un'epoca dove ormai si è cercato di fotografare tutto e con poca voglia(forse anche un pochino colpa dei pixel).Alcuni autori (inutile citare i nomi) hanno svolto una "compito" davvero notevole.E noto con gran piacere la forte presenza femminile dettata da quella unica sensibiltà che spesso ci porta a "farci notare".E ci porterà a fare ancora meglio.Ben vengano queste manifestazioni che annotano il desiderio della nuova generazione di avere ancora voglia di raccontare.Con una macchina fotografica in mano.Ciao
RaffaellaG
L'impressione leggendo i primi commenti mi ha ricordato i workshop con relativi letture portfolio.
Arrivano ragazzi che (beati loro) sono andati a farsi dei viaggetti a Cuba, in Brasile (solo per citare i più noti) convinti di avere foto interessanti solo per questo motivo. Certo un posto esotico aiuta, è pieno di fascino, di belle cose, ma pensiamo davvero che basti solo quello per portare a casa un buon lavoro? Se sappiamo guardare lo possiamo fare anche a casa nostra, intorno a noi. Quando passeggiamo nelle nostre rispettive città ci stupiamo ancora di ciò che ci circonda?
Complimenti a Chiara per aver aperto gli occhi e aver guardato cosa la circonda....
@anonimo:
www.flickr.com/groups/fds
sì, e ne facciamo il nostro vanto!
philip
a me il lavoro della Goia piace...raccontare quello che ci è più vicino puo essere un metodo molto intelligente per ottenre un risultato meno steriotipato ( ho visto dei progetti di gente che è andata in africa o in asia ed erano un susseguirsi di luoghi comuni). Poi è ovvio, che se un italiano vede il lavoro in questione, tende a vederlo come una cosa più "standard", perchè molte di quelle scene le ha viste pure lui. ma se quelle foto si presentano a Tokyo, o a New York, penso che enssuno rimarrebbe così indifferente. sarebbe un occasione per mostrare un progetto su uno scorcio d'italia molto piu originale di altri.
sono molto d'accordo sulla posizione di chi si sforza di conoscere e far conoscere realtà del proprio paese piuttosto che fregiarsi di un reportage fatto all'estero, ma penso anche che questo non dovrebbe essere un elemento preponderante nel giudizio finale di un lavoro. è ovvio che un lavoro dovrebbe essere giudicato e apprezzato per i contenuti che porta sulla realtà che ha voluto e tentato di approfondire, altrimenti si giudicherebbero le intenzioni anziché i risultati, rischiando oltretutto di non essere obiettivi sui risultati stessi...
d'altra parte credo che la tendenza italiana a presentare lavori fatti all'estero sia un modo per essere più attraenti e appetibili per la riviste e i giornali italiani... insomma per avere più speranze di pubblicazione.
inoltre, ad esempio: se qualcuno in questi anni avesse pensato di fare un reportage sulle White di Milano avrebbe dovuto forse calcolare che fosse pronto per una campagna elettorale per avere la chance di farselo pubblicare, ammesso che lo meritasse... e probabilmente lo stesso si potrebbe dire per la spazzatura napoletana...
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